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La laurea in medicina


Come accennato nel capitolo ‘Come diventare medici in Italia’, la laurea in Medicina è notoriamente lunga e impegnativa. I test di ammissione sono famosi per essere particolarmente complessi, la frequenza è obbligatoria, e c’è sempre - sempre - un esame durante i sei anni che ‘blocca’ lo studente, bocciato a ripetizione, rendendolo scorbutico e con i nervi a fior di pelle al solo nome dell’odiato professore.

Il test di ammissione si svolge ad aprile, mentre le graduatorie vengono pubblicate verso settembre. E’ un test a crocette di 60 domande: 4 di cultura generale, 23 di ragionamento logico, 13 di biologia, 14 di chimica e 6 di Fisica e Matematica.

Una volta ammessi, nei primi tre anni si acquisiscono i fondamenti delle scienze mediche attraverso lo studio delle materie di base (biologia, biochimica, anatomia, fisiologia, patologia generale, microbiologia, farmacologia).

Dal quarto al sesto anno si studiano nel dettaglio le patologie di interesse delle principali discipline cliniche e chirurgiche (cardiologia, pneumologia, malattie infettive, allergologia, reumatologia, nefrologia, medicina interna, anestesiologia, endocrinologia, neurologia, psichiatria, pediatria, ginecologia, oculistica, otorinolaringoiatria, urologia, chirurgia generale, chirurgia toracica, cardiochirurgia, eccetera), e si frequentano a rotazione i vari reparti specialistici.

Dopo la laurea a ciclo unico e un tirocinio obbligatorio di tre mesi (un mese in un reparto chirurgico, un mese in un reparto di medicina e un mese presso l'ambulatorio di un medico di base), bisogna sostenere l'esame di Stato, superato il quale è possibile l'iscrizione presso l'Albo provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. A questo punto sarebbe d’obbligo una festa di dimensioni colossali: ma spesso si è talmente stravolti che si vuole solo dormire per mesi interi. Sognando di entrare in nelle scuole di specializzazione..